Un'omonimia “kafkiana” tra il ballerino moderno GREGORIO SAMSA (il danzatore immaginario è Lorenzo Gleijeses) e il personaggio di Franz Kafka protagonista de LA METAMORFOSI, Gregor Samsa, che rendono lo spettacolo ancor più accattivante. Voci off e coregia del calibro di EUGENIO BARBA e JULIA VALERY provenienti dall'ODIN TEATRET alla loro prima esperienza esterna. Partecipazione non direttamente collegata alla scuola sperimentale nata a Oslo negli anni 60 poi migrata in Danimarca e presente in tutto il mondo. La messa in scena scandaglia la quotidianità del danzatore-attore nella ripetizione maniacale dei passi coreografici e delle parti sceniche prima del debutto. GIORNATA QUALUNQUE in una routine che inganna: tra mura di casa e mondo esterno c'è solo un telefono e la televisione. La solitudine di GREGORIO si esprime nella solitudine dell'arte alla ricerca della perfezione... negli altri (rapporto dialogico d'amore). Testo letterario e ballo coreografico si intersecano dando spazio alla biografia dell'autore. KAFKA e LA METAMORFOSI diventano immortali anche nel moderno linguaggio della danza contemporanea e del teatro nordico d'avanguardia.
fz