“Solo coloro che tentano l'assurdo raggiungono l'impossibile”: finito e infinito a confronto. ESCHER con il disegno geometrico creativo e la sua visione labirintica della realtà la infuenzò (la sua eredità è nel fumetto, in pubblicità e al cinema). Nato in Olanda nel 1898 da una famiglia di scienziati diventa un grafico naturale per necessità. Vive con la famiglia a Roma e muore nel 1972 continuando a influenzare cantanti e strumentisti con la sua opera che tanto somiglia alla versione grafica e pittorica del solfeggio e ancor più alla partitura musicale. Nel docu-film di LUTZ le sue video-lettere e le testimonianze autobiografiche registrate. Ne parla con entusiasmo ancora oggi il musicista della West Coast Graham Nash e in varie interviste i suoi figli. Incisore e pittore della spirale logaritmica cercava l'invisibile agli occhi ma non al cuore: e lo chiamava AMORE. Un artista (dell')infinito.
fz