Susana Baca sa cosa significa fare la gavetta. La sua è durata anni. Non è facile per un artista peruviano uscire dai confini della propria terra, trovare riscontro su palcoscenici internazionali. Ma lei ce l’ha fatta. Il suo amore per la musica e la poesia l’hanno fatta volare lontano, portandola in tournèe in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, facendola esibire in Europa, in eventi come la cerimonia dei Premi Nobel a Oslo, facendole addirittura vincere un Grammy Award. Era la sua prima volta a San Marino, che l’ha accolta con il calore che una artista come lei merita. Alla Cava dei balestrieri, oltre alla sua musica, Susana Baca ha portato quella che è la sua ragione di vita, la sua missione: diffondere in ogni luogo del pianeta musica, arte e poesia afro-peruviana.
Ieri sera ha incantato con brani tratti dal suo ultimo album Afrodiaspora, un progetto che riflette le esperienze che ha vissuto girando il mondo e in cui omaggia icone scomparse. Altre canzoni attingono a compositori contemporanei, con un’attenzione alla poesia lirica.
Monica Fabbri
Ieri sera ha incantato con brani tratti dal suo ultimo album Afrodiaspora, un progetto che riflette le esperienze che ha vissuto girando il mondo e in cui omaggia icone scomparse. Altre canzoni attingono a compositori contemporanei, con un’attenzione alla poesia lirica.
Monica Fabbri
Riproduzione riservata ©