Tipi umani, persone e personaggi, la FACCIA istrionica di Tiziana Foschi si presta a tutto... le fa da spalla un'altra FACCIA da Pisu (che firma la regia) per battute esilaranti alla Bergonzoni. La maschera può essere macchietta o figura e le facce di Foschi sono grottesche il giusto tanto da riconoscerle in platea solo all'altro (vicino, suocera, collega, estraneo) ma mai a se stessi. È il gioco della parodia che disturba... l'ego. Visi e musi contemporanei pieni di realismo prendono spunto dall'attualità mutando a ogni rappresentazione: il bello del gioco di repliche in tournée di questi artisti è proprio lì. Gli effetti derivano dai connotati che l'attrice comica ha in sé sin dai tempi del trio Premiata Ditta. L'assunto teatrale è: l'unica parte che mostriamo nuda e cruda è proprio la faccia, fatti salvi trucchi e artifici vari. Il viso è l'unica porzione di noi tutti che ha un corrispettivo basso corporeo tenuto rigidamente coperto e nascosto, in genere: non si dice, infatti, hai la faccia come il c... ielo!?.