Secondo il matematico greco del V Secolo, Zenone di Elea, allievo del filosofo Parmenide “Achille e la tartaruga” avrebbero corso una gara impari se il guerriero avesse dato un vantaggio, seppur minimo, alla contendente, sarebbe arrivato dietro all'animale più lento del mondo. Il paradosso FINITO/INFINITO lo applica la performer Consonni con il fotografo Diego Bianchi nel contesto di A CASA SU MARTE. L'autrice impersonando un'astronauta che in assenza di gravità vaga per Bologna tra le persone che la abitano. Tutti indaffarati corrono a più velocità intorno al loro mondo (celeri come Achille ma senza superare il loro limite...) mentre 'l'astrotartaruga' naviga nel profondo della Via Lattea: rallenta e aspetta (e secondo il nostro esperimento televisivo velocizzando l'immagine dà addirittura l'impressione di rallentare). Elogio della lentezza che celebra il rallentamento dell'attesa per il cambiamento in un futuro da virus che mai avremmo immaginato di vivere.
fz