Al Festival internazionale del film di Roma il divo Clive Owen incontra il pubblico, e si assiste alla prima europea di “Trash”, ultima fatica del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry. Dallo stand di Radio2 Max Giusti saluta il pubblico di San Marino.
Altissimo e sorridente: in una sala gremita Clive Owen incontra il suo pubblico e ritira un premio, dopo aver presentato “The Knick”, la serie televisiva di Steven Soderbergh, una sorta di “E.R.” della prima metà del '900, ambientata in un ospedale di New York caratterizzato da follia, sangue e razzismo. Owen ne è il protagonista, il geniale chirurgo John Thackery, nonostante la forte dipendenza dalle droghe. Sul red carpet la madrina del Festival, la splendida Nicoletta Romanoff, avvolta da un abito arcobaleno che ha subito fatto la gioia dei fotografi. Presentato in prima mondiale “As the Gods Will” del regista giapponese Miike Takashi, definito da Quentin Tarantino uno dei più grandi cineasti viventi. Con lui, i protagonisti del film, Sota Fukushi e Hirona Yamazaki, che hanno reso omaggio ai colori dell'Italia con bambole Daruma color bianco, rosso e verde: le figurine votive tradizionali giapponesi sono parte integrante del film, in cui annoiati studenti liceali sono improvvisamente coinvolti in un gioco tra la vita e la morte. Infine la bravissima Rooney Mara, già apprezzata interprete di The Social Network, Millenium e Her, a Roma per la prima europea di “Trash” di Stephen Daldry, già autore di Billy Elliot e The Reader, che qui si cimenta in una “favola sporca”, come l'ha definita, ambientata nelle favelas di Rio de Janeiro. Nel video i saluti di Stefano Disegni, autore, e Max Giusti, attore.
Francesca Biliotti
Altissimo e sorridente: in una sala gremita Clive Owen incontra il suo pubblico e ritira un premio, dopo aver presentato “The Knick”, la serie televisiva di Steven Soderbergh, una sorta di “E.R.” della prima metà del '900, ambientata in un ospedale di New York caratterizzato da follia, sangue e razzismo. Owen ne è il protagonista, il geniale chirurgo John Thackery, nonostante la forte dipendenza dalle droghe. Sul red carpet la madrina del Festival, la splendida Nicoletta Romanoff, avvolta da un abito arcobaleno che ha subito fatto la gioia dei fotografi. Presentato in prima mondiale “As the Gods Will” del regista giapponese Miike Takashi, definito da Quentin Tarantino uno dei più grandi cineasti viventi. Con lui, i protagonisti del film, Sota Fukushi e Hirona Yamazaki, che hanno reso omaggio ai colori dell'Italia con bambole Daruma color bianco, rosso e verde: le figurine votive tradizionali giapponesi sono parte integrante del film, in cui annoiati studenti liceali sono improvvisamente coinvolti in un gioco tra la vita e la morte. Infine la bravissima Rooney Mara, già apprezzata interprete di The Social Network, Millenium e Her, a Roma per la prima europea di “Trash” di Stephen Daldry, già autore di Billy Elliot e The Reader, che qui si cimenta in una “favola sporca”, come l'ha definita, ambientata nelle favelas di Rio de Janeiro. Nel video i saluti di Stefano Disegni, autore, e Max Giusti, attore.
Francesca Biliotti
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