LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE è già un titolo curioso, adatto a Pif (Pierfrancesco Diliberto di MTV), da prendere molto sul serio visto che l'autore ironico, noto per i suoi reportage surreali fai-da-te, è palermitano e di mafia se ne intende. Racconta la storia con l'ausilio di una storiella sentimentale, in modo strabiliante, utilizzando la tv d'epoca e i repertori filmati in cronaca. Opera da proporre alle scuole, per la forza didattica in parole semplici, vissute sulla pelle di un guitto del piccolo schermo in un film impreziosito dalla bella faccia della Capotondi.
VENERE IN PELLICCIA è teatro puro per tempi e scene portato al cinema da un regista cinematografico considerato un genio dello spettacolo tout court. Masoch è l'ispiratore letterario della vicenda erotica di una controversa venere dark e metallara, che scambia abiti e oggetti di scena con il regista (il personaggio in scena e forse anche Polansky), in un dramma erotico del travestitismo ambiguo e passionale, al limite della seduzione. Film riuscito a tal punto, da far pensare al romanziere ottocentesco Sacher-Masoch, morto in manicomio, degno ispiratore della parola masochismo...
Il VIA VAI del toscanaccio Pieraccioni, invece, non si smentisce nei panni di Arturo fa il 'peter pan' tra gli studenti universitari armato della consueta comicità 'gigliata' coadiuvato da attori del luogo (Panariello, Ceccherini) e Serena Autieri con la partecipazione straordinaria di Enzo Iacchetti in un cameo nei panni 'religiosi' di un cardinale cieco recita al buio, disinvoltamente, con gli occhiali neri sembra che veda... lo chiamano (sbagliando) “eccellenza” come un monsignore mentre lui risponde da 'eminenza' come un signore...
fz
VENERE IN PELLICCIA è teatro puro per tempi e scene portato al cinema da un regista cinematografico considerato un genio dello spettacolo tout court. Masoch è l'ispiratore letterario della vicenda erotica di una controversa venere dark e metallara, che scambia abiti e oggetti di scena con il regista (il personaggio in scena e forse anche Polansky), in un dramma erotico del travestitismo ambiguo e passionale, al limite della seduzione. Film riuscito a tal punto, da far pensare al romanziere ottocentesco Sacher-Masoch, morto in manicomio, degno ispiratore della parola masochismo...
Il VIA VAI del toscanaccio Pieraccioni, invece, non si smentisce nei panni di Arturo fa il 'peter pan' tra gli studenti universitari armato della consueta comicità 'gigliata' coadiuvato da attori del luogo (Panariello, Ceccherini) e Serena Autieri con la partecipazione straordinaria di Enzo Iacchetti in un cameo nei panni 'religiosi' di un cardinale cieco recita al buio, disinvoltamente, con gli occhiali neri sembra che veda... lo chiamano (sbagliando) “eccellenza” come un monsignore mentre lui risponde da 'eminenza' come un signore...
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