La sede storica è nel palazzo seicentesco dimora di Alessandro Gambalunga che lasciò la sua libreria ai cittadini primo passo verso la biblioteca pubblica. Oggi è una istituzione nazionale di livello internazionale riconsciuto gioiello storico “per abbondanza e bellezza” (recitavano le cronache del tempo). Oggi conta, per esempio, oltre 280 mila volumi, 80 mila fotografie, e 500 mila negativi accessibili a tutti. La città continua a trasformarsi e la sua biblioteca si adegua insieme ai musei diventano sempre più agenzie educative per gli studenti (docenti e perché no genitori) che soffrono delle limitazioni (spazio-temporali e umane) imposte dalla pandemia: perché gli svantaggiati di prima lo sono ancor più oggi. I bibliotecari della regione lavorano per supportare la DAD (famosa didattica a distanza) con i sogni che solo “le meraviglie della biblioteca” aperta come la GAMBALUNGA rendono reali nell' educazione alla città vero centro del “recovery plan” basato sulla persona ( una forma di sussidiarietà come negli Stati Uniti con i volontari di sostegno alla utenza di ogni età e ceto) .
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Interventi filmati di:
ORIANA MARONI Direttrice Biblioteca Gambalunga e MICHELA CESARINI Critica d'Arte