Segni su muri screpolati di un vecchio ghetto, antichi rabberci dai colori attenuati dallo scorrere del tempo, tuttavia luminosi, vivi. Impressioni catturate dall'occhio attento del fotografo, quello stesso attento sguardo che le ha riportate su tela. Pittura informale: colpisce l'attenzione scrupolosa riservata a tecnica e materiali. 36 tele che da subito fanno pensare alla vita, all'importanza di preservare la memoria. Dove tutto ha una logica e un equilibrio. Un invito a lasciare aperta la porta del cuore per coglierne appieno il significato e la poesia. Nel video l'intervista a Giancarlo Frisoni (Artista)
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