Come nelle grande tradizione barocca il sacro convive col profano. Il catalogo e la rassegna espositiva risentono dello stile di un artista (costumista e scenografo) contemporaneo, Pier Luigi Pizzi, da vent’anni divenuto collezionista presta la sua idea del “chiaroscuro” a San Marino per fare cultura fruibile dai visitatori in modo semplice e immediato. Un secolo immenso come il Seicento illuminato da Caravaggio tradotto dai pittori italiani in paesaggi e nature morte, figure e ritratti, allestito sul Monte con gusto e misura in sale attrezzate degne dei migliori musei europei. I Capi di Stato presenziano con il governo, gli operatori turistici e culturali, puntando su un territorio antico adatto allo scambio e al movimento di genti e idee per proporre un sogno privato concepito nelle stanze di Casa Pizzi dal proprietario e realizzato dai sammarinesi come primo passo verso la grande mostra di agosto al Museo di Stato in collaborazione con i Musei vaticani: potremmo dire dal sacro e profano al religioso alto. La mostra è a tutti gli effetti un unicum perché nata da un amico di San Marino con rigore ed allegria.
f.z.
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