JOKER, il villain più figurativo del fumetto americano, successo mondiale con la faccia di Joaquin Phoenix ha un antecendente storico nel volto sfigurato da un sorriso clownesco di Gwinplaine: L'UOMO CHE RIDE di Leni (1928) al cinematografo e Victor Hugo nel suo romanzo omonimo minore (1869) precedono Phillips (2019). Faccia, maschera e ghigno, smorfia: sorriso di dolore o risata tragica che siano rappresentano il mistero nascosto (celato) del volto umano tra bene e male; e, lì, lo sguardo cambia. Arthur Fleck Costretto a ridere dei suoi drammi trasforma il dolore in morte (allargando con le dita la bocca sua e di un bambino mostrando le gengive in un sorriso forzato): catarsi delle sopravvivenza in una società diseguale che schiaccia la persona (diverso- disabile- disagiato mentale: il folle di tutte le arti) trasformandola in un pagliaccio-oggetto che fa piangere dal ridere... così HAPPY – JOKER - PHOENIX trasforma (a)storicamente “L'UOMO CHE RIDE”, melodramma espressionista, in un horror americano da oscar, senza tempo...
fZ