Venerdì 16 gennaio al Teatro Nuovo di Dogana (ore 21.00), dopo il successo ottenuto con Il Soccombente di Bernhard, con la regia di Nadia Baldi, Roberto Herlitzka, vincitore del Nastro d'Argento per il Cinema lo scorso anno, autore di stupende interpretazioni nei film Il rosso e il blu e La grande bellezza, porta in scena il mito di Casanova. Nel testo di Ruggero Cappuccio (Premio Napoli 2011), il gentiluomo veneziano icona della seduzione, si confronta, alla fine dei suoi giorni con le donne che, nel tentativo di far capitolare l’inossidabile libertino, ne sveleranno invece la grande capacità di comprendere e amare.
La drammaturgia squarcia così il velo di superficialità che dal 1700 accompagna il leggendario personaggio nel testo “su misura” per il grande attore:
«Casanova non è solo il seduttore per antonomasia che tutti conosciamo, è anche un raffinato scrittore e uomo di profondi valori. Lo spettacolo è una riabilitazione di un uomo di profondi sentimenti, oltre che di capacità amatoria. E’ un Casanova in disarmo, che fa un bilancio disastroso e al contempo passa in rassegna i meriti della sua vita. » afferma Herlitzka «Siamo nel castello di Dux, in Boemia, dove Casanova era ospite o meglio prigioniero nelle stanze dove scrisse le sue ultime memorie. È qui dove si consuma l’appuntamento finale con l’universo femminile, una sorta di sabba, tra accuse e derisioni.(…) La sua maledizione è che si considerava uno scrittore, ma nessuno se ne mai accorto: è diventato famoso come avventuriero e il personaggio si è mangiato l'artista. Trovo affascinante provare a raccontarlo in modo diverso» Lo attorniano cinque attrici, dame e fantasmi evocati dalla sua coscienza: Franca Abategiovanni, Carmen Barbieri, Giulia Odori, Rossella Pugliese, Marina Sorrenti.
In una scena fissa, con veli leggeri a fare da pareti e che cambiano colore seguendo l’intensità dei racconti, Casanova in pastrano grigio, curvo e dolente ma non vinto, con straordinari guizzi di sarcasmo e ironia fronteggia le cinque donne che sono di volta in volta marionette, ballerine, cortigiane, amanti, coro. Le parole di uno strepitoso monologo finale “Ho visto, ho visto me stesso e sono vivo ancora” regalano una nuova identità all’avventuriero veneziano. Non solo gran libertino e seduttore, ma uomo con un grande senso di giustizia, rigoroso, onesto e amareggiato.
I biglietti saranno in vendita da mercoledì 14 gennaio presso la biglietteria del Teatro Nuovo di Dogana (tel 0549 88 55 15) dalle ore 16.30 alle ore 20.00, oppure sul sito www.sanmarinoteatro.sm
La drammaturgia squarcia così il velo di superficialità che dal 1700 accompagna il leggendario personaggio nel testo “su misura” per il grande attore:
«Casanova non è solo il seduttore per antonomasia che tutti conosciamo, è anche un raffinato scrittore e uomo di profondi valori. Lo spettacolo è una riabilitazione di un uomo di profondi sentimenti, oltre che di capacità amatoria. E’ un Casanova in disarmo, che fa un bilancio disastroso e al contempo passa in rassegna i meriti della sua vita. » afferma Herlitzka «Siamo nel castello di Dux, in Boemia, dove Casanova era ospite o meglio prigioniero nelle stanze dove scrisse le sue ultime memorie. È qui dove si consuma l’appuntamento finale con l’universo femminile, una sorta di sabba, tra accuse e derisioni.(…) La sua maledizione è che si considerava uno scrittore, ma nessuno se ne mai accorto: è diventato famoso come avventuriero e il personaggio si è mangiato l'artista. Trovo affascinante provare a raccontarlo in modo diverso» Lo attorniano cinque attrici, dame e fantasmi evocati dalla sua coscienza: Franca Abategiovanni, Carmen Barbieri, Giulia Odori, Rossella Pugliese, Marina Sorrenti.
In una scena fissa, con veli leggeri a fare da pareti e che cambiano colore seguendo l’intensità dei racconti, Casanova in pastrano grigio, curvo e dolente ma non vinto, con straordinari guizzi di sarcasmo e ironia fronteggia le cinque donne che sono di volta in volta marionette, ballerine, cortigiane, amanti, coro. Le parole di uno strepitoso monologo finale “Ho visto, ho visto me stesso e sono vivo ancora” regalano una nuova identità all’avventuriero veneziano. Non solo gran libertino e seduttore, ma uomo con un grande senso di giustizia, rigoroso, onesto e amareggiato.
I biglietti saranno in vendita da mercoledì 14 gennaio presso la biglietteria del Teatro Nuovo di Dogana (tel 0549 88 55 15) dalle ore 16.30 alle ore 20.00, oppure sul sito www.sanmarinoteatro.sm
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