Un patrimonio archeologico toscano paragonabile alla scoperta mediterranea dei Bronzi di Riace in uno stato di conservazione eccezionale dovuto ai fanghi e alle acque calde in una scoperta che riscriverà la storia della Toscana antica e romana tra II e I secolo. I bronzi raffigurano divinità taumaturgiche degli aruspici etruschi entrati nella cultura tardo imperiale per le arti divinatorie sopravvissuta fino ai Visigoti di Alarico del V secolo.