
“Chi arriva a Tecla, poco vede della città, dietro gli steccati di tavole...”: è l'incipit della “Città invisibile” di Italo Calvino a ispirare il lavoro d'avanguardia architettonica dei curatori del progetto siciliano, quasi a ricordare l'etimo greco-latino:"gloria di Dio" da una "dea illustre". E gli abitanti (madoniti) costruiscono, costruiscono... (bellezza) per evitare la distruzione (contemporanea sulla storia antica). Una struttura realizzata con il legno del Parco delle Madonie da alberi monumentali patrimonio naturalistico nel museo di storia naturale contiguo culturalmente a quello civico come solo in Sicilia avviene: TEC(L)A, crasi tra TECA e TELA.