Tutto ciò che avevano. Lasciato lì, di fretta, nel 47 dopo la guerra una fuga ingrata quasi una deportazione da Trieste a Bologna via Parma sosta a La Spezia per gli italiani della Venezia Giulia. Parole tratte da testimonianze di donne e uomini che hanno pregato dopo eseere stati perseguitati da Jugoslavi e connazionali rifiutati da tutti per motivi politici e religiosi. Dalla NAVE DEL RITORNO (Quarnaro e Istria) al TRENO DELLA VERGOGNA che trasportava da Ancona i profughi di Pola come esuli del cuore senza speranza di accolgienza e aiuto. Esodi giuliano e Istriano, un genocidio nelle zone carsiche di terra rossa, un dramma dell'abbandono dopo le FOIBE della vergogna. Pulizia etnica che colpi persone inermi (e oneste) anche sacerdoti e religiose nonché intere famiglie di italiani 'contro' perché dalla parte sbagliata del confine, che non c'era...
fz