63 anni fa Pinter scriveva un testo enigmatico e in parte inquietante: “un compleanno d'orrore” - dice il regista Peter Stein - al centro un perdente con un passato oscuro (Stanley, Alessandro Averone) segue in modo pedissequo le regole quotidiane per non deviare... come in una minaccia continua per se stessi e gli altri intorno. Lei è Meg (Maddalena Crippa) intenta a imbastire seduzioni in una vita di colazioni. Un copione dell'assurdo kafkiano senza speranza che fa della sconfitta (personale e umana) l'unico approdo possibile. Il teatro di parola sfrutta il metodo 'collettivo' del regista Stein crea personaggi condivisi dagli altri attori-personaggi, appunto, come avvenuto con Maddalena Crippa (Moglie da 33 del noto regista tedesco) che è davvero una diva ma recita da non protagonista anche se in scena è una presenza recitativa forte.