Un permesso di partecipare a un evento culturale di formazione (MANI) che educa all'arte teatrale fuori dalla detenzione e dentro alla creazione drammaturgica del regista storico del Pratello Paolo Billi, testi del rapper Sulemani, sodalizio da un incontro in carcere. Nella fiaba dei fratelli Grimm un padre taglia le mani alla figlia per salvarsi l'anima dal demonio. Amputare le estremità fa parte di tutte le culture antiche e lo spettacolo è un viaggio nel passaggio creativo dal troncare (perdere) la mano a usarle per abbracciare nel dare la mano. Teatranti itineranti tra guitti e pulcinella della Commedia dell'Arte c'è un artista vanesio-pappagallo contro un corvo intellettuale: insieme preparano un serata collettiva di shadow boxe... Ultimo lavoro della trilogia PADRI E FIGLI è un divertissement sulla MANO in cinque movimenti ispirati a Basile, Maupassant e Nerval con le mani (e i pugni) dei carcerati ragazzini.
fz