È stato inaugurato dal prof. Maurizio Gobbi, con una lezione sul terzo canto dell’Inferno, il Mese Dantesco 2017. Proposta un’approfondita analisi dei versi dedicati agli ignavi o pusillanimi: spiriti abulici, passivi e incapaci di una scelta definitiva tra il bene e il male, che dimorano senza pace nell'Antinferno. A causa della loro spregevole colpa, l’indifferenza morale, non meritano nemmeno il titolo di “dannati” - si è detto - né debbono godere di alcuna menzione, indegni come sono di essere ricordati e immortalati dalla poesia dantesca. Tuttavia, nonostante Dante non nomini esplicitamente queste anime, si riferisce alla maggioranza silenziosa dei fiorentini, insensibili di fronte alla rovina della città ad opera dei prepotenti Guelfi Neri. Il commento di Gobbi ha fornito una contestualizzazione storica delle terzine, delineando in buona sostanza il profilo di questa corrotta cittadinanza. Prossimo appuntamento con il Mese Dantesco, il 18 maggio alla Sala Sums con il IX canto dell'Inferno commentato da Michele Ghiotti.
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