San Marino, luogo deputato alla promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Un’inclinazione che da tempo si concretizza nella celebrazione in territorio del Natale di rito cattolico orientale. Tanti gli ucraini immigrati sul Titano che questo pomeriggio hanno preso parte alla liturgia. Una comunità nutrita, composta soprattutto di donne che lavorano come “badanti”: si è scelto di posticipare le celebrazioni dal 7 all’8 gennaio, dunque al sabato che è solitamente il loro giorno libero, proprio per facilitarne la presenza. Un evento che tutte vivono intensamente: lontane dalle famiglie, le fa sentire meno sole e le riporta con il cuore e con la mente alle consuetudini del loro Paese. Padre Andrea Marchuk, sacerdote assegnato dalla Chiesa Uniate di Roma a Rimini, San Marino e Ravenna ha officiato la celebrazione eucaristica. A seguire, il momento conviviale con cibi e canti ucraini nella parrocchia di Murata, organizzato dalle “amiche di Rut”, associazione femminile che aiuta le donne straniere dell’Est Europa residenti sul territorio e in Romagna.
s.p.
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