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Omaggio al basso, nel nuovo disco di Michele Fraternali “In the Bass Room”

Prodotto da Nicola Rosti. Disponibile su tutti gli stores digitali

di Annamaria Sirotti
5 mar 2021
Sentiamo Michele Fraternali e Nicola Rosti
Sentiamo Michele Fraternali e Nicola Rosti

Disco d'esordio per Michele Fraternali, In the Bass Room. Già dal titolo, una dedica. “Il basso è lo strumento che mi accompagna da una vita – dice Michele Fraternali, musicista, classe '91 – E' uno strumento che ha sempre avuto un ruolo complementare, sia a livello ritmico sia melodico. Mi sono trovato da solo a casa, durante il lock-down, in compagnia di questo strumento e ne ho scoperto ulteriori potenzialità. C'erano tutte le circostanze per realizzare il mio primo disco omaggiando, insieme, questo strumento, come unico protagonista”. Solo basso in tutte le sue forme, dal funky al jazz, noise e psichedelia.




Composto nei mesi del lock-down, quando tutto è cambiato. “I contenuti sono molto emotivi – riflette ancora Michele Fraternali - C'è un brano che parla di rabbia, altri più malinconici, nostalgici anche a livello di sonorità”. Disco intimo, la ricerca dell'essenziale, l'invito ad andare al cuore delle cose e una revisione anche nei processi di produzione. Tutto in home studio; un limite che si trasforma in una sfida: “Di solito – spiega Nicola Rosti, musicista e produttore sammarinese - nelle produzioni in studio tutto va molto veloce e magari si sorvola su alcuni aspetti. In questo caso, abbiamo lavorato sul dettaglio, avevamo poche cose e abbiamo dovuto ottimizzare, tirando fuori il massimo da poco”.

Nel video, le interviste a Michele Fraternali e Nicola Rosti


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