Paola Gozi ringrazia la delegazione dello Yad Vashem che, durante la visita a San Marino, ha voluto incontrare la sua famiglia e che, scrive, testimonia una liberalità rispetto a un periodo ancora difficile da ricordare, nonostante siano trascorsi 70 anni. "L'Ambasciatore Gershon mi chiese per quale motivo Gozi, il fascista, mise a repentaglio la sua vita per difendere famiglie ebree dalle persecuzioni italiane e tedesche", prosegue la lettera di Paola Gozi. "Risposi che fu solo per slancio umanitario e questo fa capire come la sua politica fu vissuta di riflesso e indipendente da quella della vicina Italia". "La mia famiglia, conclude la nota, ringrazia anche le Autorità che si stanno prodigando per la verità e per dare lustro ai sammarinesi che hanno contribuito a questo atto umanitario".
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©