Un museo dedicato ad un materiale senza tempo, il vetro. Siamo a Pesaro a Villa Miralfiore, edificio storico del 1260 che accoglie una esposizione permanente di pezzi di design. «Tutto è cominciato con uno sgabello. Di vetro, naturalmente». Lo racconta nella nostra trasmissione Carte Scoperte Vittorio Livi, fondatore della Fiam, azienda di Tavullia, nata nel 1973, specializzata nella realizzazione di mobili e arredi in cristallo. E' stato Livi a mettere insieme questa antologia di pezzi realizzati con grandi artisti come Gianni Colombo vincitore della Biennale di Venezia nel 1968 con la sua opera più famosa, l'ambiente Spazio Elastico, lo scultore di fama internazionale Arnaldo Pomodoro, il pittore Enrico Baj, l'incisore Walter Valentini, il maestro della forma e della luce l'americano Danny Lane, il pittore surrealista Umberto Mariani e tanti altri.
Ma ci sono anche i lavori di Livi come “Ipotenusa”, o l'opera “Cammini delle fate” selezionata dalla Triennale di Milano per la Collezione Permanente di Design, “Stella” per premiare il Dottor Claudio Costa, fondatore della clinica mobile ed il “Crocifisso” donato Giovanni Paolo II. Tutti i pezzi hanno una impronta digitale, un codice che attribuisce al maestro vetraio la paternità dell'opera.
Valentina Antonioli
Ma ci sono anche i lavori di Livi come “Ipotenusa”, o l'opera “Cammini delle fate” selezionata dalla Triennale di Milano per la Collezione Permanente di Design, “Stella” per premiare il Dottor Claudio Costa, fondatore della clinica mobile ed il “Crocifisso” donato Giovanni Paolo II. Tutti i pezzi hanno una impronta digitale, un codice che attribuisce al maestro vetraio la paternità dell'opera.
Valentina Antonioli
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