Sabato 5 febbraio al Teatro Titano di Città, la compagnia del Piccolo Teatro Arnaldo Martelli torna ad appassionare i sammarinesi di tutte le età e condizioni con la rappresentazione di una commedia brillante nel più schietto, verace e paesano vernacolo. Alla presenza dei Capitani Reggenti e delle più alte cariche dello Stato, ancora una volta si compirà il festoso rito che da tempo immemorabile conclude le celebrazioni istituzionali in onore della Compatrona. La commedia presentata quest’anno sarà “E diretor d’la scola” (Il direttore delle scuole), tre atti comico-brillanti di Stefano Palmucci rappresentati in anteprima assoluta. Si tratta di una piece di sicuro divertimento, un vaudeville spumeggiante e scanzonato, perfettamente inserita nel solco delle tradizioni sammarinesi più autentiche e delle sue espressioni dialettali più genuine e salaci.
Con questo lavoro la Compagnia conta di eguagliare e magari anche superare il clamoroso consenso di pubblico ricevuto lo scorso anno con “La badenta”, apprezzato e goduto da oltre 1.600 spettatori in cinque diverse serate, un record che non si verificava da oltre quindici stagioni. In effetti, le presenze registrate negli ultimi anni per la commedia dialettale mostrano una curva di successo in decisa ed incoraggiante ascesa, che testimonia non solo un’affezione duratura e costante del pubblico, ma anzi un ritorno di spettatori che si erano allontanati e il sopraggiungere di tanti nuovi giovani appassionati. Questi risultati sono il frutto di un impegno costante, di una serie di spettacoli proposti con il dovuto grado di cura, garbo e spirito, di un gruppo di attori storico che ha saputo rinnovarsi nel solco della tradizione e di una certa scuola, che gli ha consentito di mantenere sempre alto il livello di qualità delle performance.
I testi di Stefano Palmucci (alla sua sesta fatica dialettale), sempre intercalati nella realtà sammarinese, rappresentano ormai una sicura garanzia di qualità e divertimento. A testimonianza di ciò, basta scorrere i cartelloni della più rinomate rassegne dialettali romagnole, per vedere i titoli delle passate stagioni ripresi e rappresentati da altre compagnie.
La trama. La commissione agli studi, presieduta nientemeno che dal Deputato alla Pubblica Istruzione, giunge a casa di Agostino Battistozzi, maestrino di campagna pio e riservato, per valutare la sua candidatura a Direttore Generale delle Scuole, carica che richiede etica indefessa e rigore morale assoluto. Una madre invadente e impicciona, una spasimante assatanata, una sarta assillante, uno scambio di corrispondenza scottante, un paio di domestici posticci raccattati per l’occasione che ne combinano di tutti i colori e infine un problemino…personale di Agostino, rischiano pesantemente di compromettere ogni buon esito della valutazione. A cavare le castagne dal fuoco, in un crescendo di sotterfugi, espedienti ed equivoci d’ogni genere, penserà la risorsa più nascosta e insospettabile del buon maestro.
Gli attori sono undici: Stefano Palmucci (Agostino, il maestro), Rosy Billi (Caterina, la moglie) Eugenia Sammarini (Gemma, la suocera), Augusto Casali (Lorenzo, il direttore), Nello Casali (Ermete, deputato agli studi) Alida Casadei, (Eulalia, la contessa), Marco Schiavi (Fra Cristoforo), Ivana Mariotti (Tiziana, la sarta), Beppe Gianni (Ciudèla, il bidello), Sauro Tani (Cariola, l’aiuto bidello), Samanta Bologna (la signora Dora).
I biglietti, al prezzo intero di 12 Euro e ridotto di 9 Euro, saranno disponibili a partire da venerdì 4 febbraio 2010, dalle ore 16.30 alle ore 20.30, e sabato 5 febbraio dalle ore 16.30 in poi presso il botteghino del Teatro Titano di Città.
La commedia sarà replicata domenica 6 e venerdì 11 presso lo stesso Teatro Titano di Città, venerdì 18 e domenica 20 a Borgo Maggiore presso il Teatro Concordia ed infine sabato 26 presso il Teatro Nuovo di Dogana. Le relative prevendite inizieranno dalle ore 16.30 del giorno stesso presso il teatro in cui avrà luogo la rappresentazione.
Con questo lavoro la Compagnia conta di eguagliare e magari anche superare il clamoroso consenso di pubblico ricevuto lo scorso anno con “La badenta”, apprezzato e goduto da oltre 1.600 spettatori in cinque diverse serate, un record che non si verificava da oltre quindici stagioni. In effetti, le presenze registrate negli ultimi anni per la commedia dialettale mostrano una curva di successo in decisa ed incoraggiante ascesa, che testimonia non solo un’affezione duratura e costante del pubblico, ma anzi un ritorno di spettatori che si erano allontanati e il sopraggiungere di tanti nuovi giovani appassionati. Questi risultati sono il frutto di un impegno costante, di una serie di spettacoli proposti con il dovuto grado di cura, garbo e spirito, di un gruppo di attori storico che ha saputo rinnovarsi nel solco della tradizione e di una certa scuola, che gli ha consentito di mantenere sempre alto il livello di qualità delle performance.
I testi di Stefano Palmucci (alla sua sesta fatica dialettale), sempre intercalati nella realtà sammarinese, rappresentano ormai una sicura garanzia di qualità e divertimento. A testimonianza di ciò, basta scorrere i cartelloni della più rinomate rassegne dialettali romagnole, per vedere i titoli delle passate stagioni ripresi e rappresentati da altre compagnie.
La trama. La commissione agli studi, presieduta nientemeno che dal Deputato alla Pubblica Istruzione, giunge a casa di Agostino Battistozzi, maestrino di campagna pio e riservato, per valutare la sua candidatura a Direttore Generale delle Scuole, carica che richiede etica indefessa e rigore morale assoluto. Una madre invadente e impicciona, una spasimante assatanata, una sarta assillante, uno scambio di corrispondenza scottante, un paio di domestici posticci raccattati per l’occasione che ne combinano di tutti i colori e infine un problemino…personale di Agostino, rischiano pesantemente di compromettere ogni buon esito della valutazione. A cavare le castagne dal fuoco, in un crescendo di sotterfugi, espedienti ed equivoci d’ogni genere, penserà la risorsa più nascosta e insospettabile del buon maestro.
Gli attori sono undici: Stefano Palmucci (Agostino, il maestro), Rosy Billi (Caterina, la moglie) Eugenia Sammarini (Gemma, la suocera), Augusto Casali (Lorenzo, il direttore), Nello Casali (Ermete, deputato agli studi) Alida Casadei, (Eulalia, la contessa), Marco Schiavi (Fra Cristoforo), Ivana Mariotti (Tiziana, la sarta), Beppe Gianni (Ciudèla, il bidello), Sauro Tani (Cariola, l’aiuto bidello), Samanta Bologna (la signora Dora).
I biglietti, al prezzo intero di 12 Euro e ridotto di 9 Euro, saranno disponibili a partire da venerdì 4 febbraio 2010, dalle ore 16.30 alle ore 20.30, e sabato 5 febbraio dalle ore 16.30 in poi presso il botteghino del Teatro Titano di Città.
La commedia sarà replicata domenica 6 e venerdì 11 presso lo stesso Teatro Titano di Città, venerdì 18 e domenica 20 a Borgo Maggiore presso il Teatro Concordia ed infine sabato 26 presso il Teatro Nuovo di Dogana. Le relative prevendite inizieranno dalle ore 16.30 del giorno stesso presso il teatro in cui avrà luogo la rappresentazione.
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