La memoria cinematografica va subito al VICTORIA di Blake Edwards ma i riferimenti veri sono alla crepuscolare Repubblica di Weimar (alle atmosfere bohémien) e al cinema tedesco oltreché americano anni 20. La storia dell'attrice di provincia SUSANNE WEBER, che scambia ruoli e vita (sesso e identità) con il collega immigrato napoletano VITO ESPOSITO, sono alla basa di intrecci e travestimenti sempre al limite dell'ironia. Alterne fortune e difficoltà in un mondo vicino a grandi cambiamenti (il parallelo tra Germania e società odierna prevede addirittura un personaggio inventato per l'occasione, GERHARD, frutto del suo tempo...). Sarcasmo degli equivoci: per una donna che si finge uomo e che a sua volta si (ri)finge donna non ci sono solo risate insieme al “mood espressionista” cantato in live dagli attori tanti i momenti per pensare.
fz
Intervista con VERONICA PIVETTI Attrice protagonista