Dal Palladio al pittore William Turner è il ponte romano tra i più celebrati e ritratti della storia moderna forse “il più bello” per tutti i riminesi e anche per molti sammarinesi che lo amano come “cardine” del Borgo San Giuliano felliniano. Ogg lo chiamano FLUXUS per gli incontri e le relazioni storiche e culturali che sa creare da sempre (Festival del Mondo antico e Limes savignanese quest'anno tutti per lui...). Duemila anni e non sentirli con qualche restauro e aggiustamento insieme alll'Arco d'Augusto segna il perimetro sociale e culturale di una intera città che si fa contenere volentieri dalla storia romana determinata da 2 imperatori: OTTAVIANO che lo ha iniziato e voluto e TIBERIO che in 7 anni lo ha concluso per sempre fino a oggi, 2 millenni dopo. 70 meri per 5 arcate su blocchi di pietra bianca d'Istria degno di Augusto perchè immortale. Medioevo e Rinascimento lo hanno celebrato più di noi mentre la tradizione popolare lo ha battezzato come “e po(u)nt de dievul (o dievli, più recente)” perchè a resistito a guerre e occupazioni di ogni genere compresi i tedeschi e i bombardamenti alleati senza batter ciglio affronta il suo III Millennio.
fz