la citazione biblica del Vangelo di Giovanni e i nomi dei protagonisti, tra i quali Lazzaro (aiutante e lavorante analfabeta), Miriam (fidanzata) e Marta (sorella), identificano la pellicola di Righi come cinema religioso ma forse sarebbe meglio dire spirituale. La sceneggiatura è ispirata al saggio di Paul Schrader, IL TRASCENDENTE NEL CINEMA. Antimo è il giovane protagonista in un paesino dell'Appennino rurale vive la sua quotidianità tra chiesa, fattoria e relazioni sentimentali. Un giorni incontra Lazzaro e insieme cercano una via di salvezza eterna ai limiti...