Dal 15 al 25 ottobre torna la Festa del Cinema di Roma, in forma rivisitata e corretta per le norme di sicurezza anti Covid-19. Sarà una Festa molto diversa da quella che siamo abituati a vedere da 15 anni in qua: niente tappeto rosso, se non a distanza, hanno spiegato gli organizzatori, niente assembramenti, posti contingentati e limitati a chi sarà accreditato o in possesso di regolare biglietto. Una Festa come può esserlo in tempi di coronavirus, insomma. Eppure, hanno spiegato Laura Delli Colli e Antonio Monda, sentivamo il bisogno di esserci, nonostante il cinema stia vivendo il suo periodo più buio.
Si guarda dunque al futuro, alle opere prime del cinema italiano, che la faranno da padrone, ma uno degli eventi più attesi sarà quello per un personaggio che nulla ha a che vedere con la settima arte: “Mi chiamo Francesco Totti” è il documentario omaggio al campione della Roma, oggi a riposo, che parte proprio dalla notte che precede il suo addio al calcio: vedrà il pubblico, svelando anche il suo film preferito, in un incontro moderato dall'attore Piefrancesco Favino. Tra gli altri film attesi, “Stardust”, che racconta di un giovanissimo David Bowie. Altri omaggi a Federico Fellini, Papa Francesco, e per le serie tv c'è l'anteprima dell'attesissimo “Romulus”, spin off del film “Il Primo Re”.
Nel video l'intervento di Antonio Monda, direttore artistico Festa del Cinema di Roma