Nel libro “Giuliano Gozi, un Uomo, una Patria” testimonianze e documenti inediti, tratti dall'archivio privato della famiglia Gozi, che restituiscono l'attività di uno statista che tra il 1918 ed il 1944 si è assunto paternità e responsabilità di interventi che hanno segnato il percorso storico, civile e sociale della Repubblica di San Marino. A partire dalla Convenzione di amicizia e di buon vicinato con l'Italia, sottoscritta nel 1939 ed ancora in vigore. Nel presentare ai Capitani Reggenti la curatrice del volume, Paola Barbara Gozi, pronipote di Giuliano, il Segretario Venturini insiste sulla necessità di raccontare sempre la storia, anche quando è scomoda e controversa. Attraverso manoscritti, corrispondenze e documenti riemergono indicazioni utili per far luce sulla portata di decisioni e relazioni intessute dal politico durante il periodo in cui ricoprì incarichi di governo e si trovò ad essere l'interlocutore sammarinese per le autorità italiane. La presenza dei Capitani Reggenti a sottolineare il valore di una pubblicazione che finisce per abbracciare un'intera epoca, che il filtro della distanza storica contribuisce a fare riemergere in tutta la sua complessità. Sullo sfondo della quale spicca, ed è la la Reggenza stessa a ricordarlo, il ruolo di Gozi -allora segretario di Stato, nell'offrire rifugio a tanti sfollati e salvezza a diverse famiglie di ebrei.
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