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Rimini scende in passerella contro l’anoressia

11 ago 2011
Rimini scende in passerella contro l’anoressia
Rimini scende in passerella contro l’anoressia
Gli ultimi fatti di cronaca lo confermano: l’anoressia è un male subdolo, crudele, implacabile e silenzioso. E’la vita che se va, con estrema lentezza. E’ una malattia incomprensibile per chi non la vive. Come può una persona ridursi così – ci si chiede – pelle e ossa, lasciarsi morire lentamente? E’ difficile immaginare che qualcuno possa avere la percezione della propria immagine corporea completamente alterata. Eppure ogni anno crescono i casi di problemi alimentari, che non colpiscono solo femmine, ma anche maschi. San Marino – pur con i suoi piccoli numeri – riflette quanto accade nelle moderne società occidentali. Il servizio salute mentale segue diversi casi di ragazze e ragazzi con disturbi alimentari. La fascia d’età colpita è quella adolescenziale – spiega il Direttore Sebastiano Bastianelli. Si tratta di una sindrome psichiatrica in aumento. “Oggi il confine tra salute e malattia è molto più sfumato - continua Bastianelli - tutti sono preoccupati per la propria linea; tutti fanno dieta e attività fisica. L’idea di salute oggettiva è stata sostituita dal fitness, che è il sentirsi bene, vale a dire qualcosa di soggettivo.”La famiglia può fare molto, anche se all’inizio è difficile riconoscere la malattia. E in una società in cui l’idea di bellezza si sta smaterializzando, anche la moda ha subito i suoi processi morali. Ma Rimini non ci sta, e sta lavorando ad un progetto contro l’anoressia, per abbattere ogni tabù e consegnare ai giovani un’idea sana del proprio corpo. Ieri al concorso “Modella Oggi” non c’erano ragazze scheletriche, ma sfilavano in costume forme sinuose, taglia 42. L’idea giusta di bellezza.

Monica Fabbri

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