Capitano America ovvero Cap, “Captain America: il primo vendicatore”, naturalmente, contro i nazi durante la Seconda Guerra mondiale abbatte il male, (il teschio rosso: simbologia totalitaria demoniaca che assomma nazi-fascismo e comunismo al mito massonico, i templari alle saghe nordiche) cioè il potere sulla terra, con il cuore e un fisico bestiale donato ad hoc al nostro eroe -prima era uno sfigatello magrolino aspirante recluta di 105 pound, storiche libbre inglesi corrispondenti a 48 kilogrammi, alto un metro e cinquanta- dalla scienza buona made in USA ma sempre opera di scienziati fuorusciti tedeschi “naturalizzati”… come la storia insegna!?.
Dapprima star dello Zio Tom, supereroe da varietà utile alla propaganda bellica, poi guerriero della libertà con scudo bionico per amor d’amicizia salva la patria e finisce ibernato: non aggiungiamo altro almeno per gli spettatori mentre gli amanti del fumetto sanno tutto delle tante vite del primo capitano.
Le musiche sono di Alan Silvestri e si sente. Suoni ed effetti della colonna internazionale servono a creare il patos in dolby sistem, per chi ci crede, basta allungare le orecchie e mettersi al centro della sala: a volte funziona… Missiloni e aerei multielica fanno un rumore fantastico così come le macchine da guerra e i fuciloni fotonici; una cosa tipo SCHWOOOOOSCH per finire in TUMSSSSSSSSSSSSS col rinculo in sala: splendido.
Effetti speciali, tutti, a iosa senza ritegno e recitazione pulita un tantino artificiale di maniera ma in poltrona sprofondati si gode dell’America muscolosa e vittoriosa che oggi proprio non c’è più!? Sarà per questo che gli americani snobbano addirittura Potter per Cap. Provate a immaginare un Obama a stelle e strisce tutto muscoli e occhioni blu: noi lo preferiamo in maniche arrotolate di camicia bianca sotto canestro in pieno relax giocare a basket coi bambini e i giovani collaboratori democratici in una partitella senza vincitori certo non in guerra.
f.z.
Dapprima star dello Zio Tom, supereroe da varietà utile alla propaganda bellica, poi guerriero della libertà con scudo bionico per amor d’amicizia salva la patria e finisce ibernato: non aggiungiamo altro almeno per gli spettatori mentre gli amanti del fumetto sanno tutto delle tante vite del primo capitano.
Le musiche sono di Alan Silvestri e si sente. Suoni ed effetti della colonna internazionale servono a creare il patos in dolby sistem, per chi ci crede, basta allungare le orecchie e mettersi al centro della sala: a volte funziona… Missiloni e aerei multielica fanno un rumore fantastico così come le macchine da guerra e i fuciloni fotonici; una cosa tipo SCHWOOOOOSCH per finire in TUMSSSSSSSSSSSSS col rinculo in sala: splendido.
Effetti speciali, tutti, a iosa senza ritegno e recitazione pulita un tantino artificiale di maniera ma in poltrona sprofondati si gode dell’America muscolosa e vittoriosa che oggi proprio non c’è più!? Sarà per questo che gli americani snobbano addirittura Potter per Cap. Provate a immaginare un Obama a stelle e strisce tutto muscoli e occhioni blu: noi lo preferiamo in maniche arrotolate di camicia bianca sotto canestro in pieno relax giocare a basket coi bambini e i giovani collaboratori democratici in una partitella senza vincitori certo non in guerra.
f.z.
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