Amici di lunga data sin dalla scuola si ritrovano in età adulta ancora vicini e talmente diversi da compensare le alterne mancanze reciproche. Uno (LUCHINI) dotato di metodo, sempre pronto alla prova scientifica, rispettoso di regole sociali e norme civili. L'altro (BREUL) arrogante e spericolato rasenta la bancarotta e si appoggia all'amico fidato. Due vite sentimentali allo stremo ma come di consueto estreme, agli opposti: Arthur è divorziato con figlia e spera ancora nella moglie e in un ritorno a casa, Cèsar passa da una amante all'altra e non trova pace rifiutando ogni legame: ma!? Ambedue scoprono, vicendevolmente e all'insaputa dell'altro, di essere malati. Nessuno di loro ha scampo tantomeno spera di cavarsela ma farà di tutto per assecondare l'altro realizzandone quanti più sogni possibile, trasmettendo emozioni sul filo dell'ironia, condite con innumerevoli equivoci... fino alla fine. la pellicola sceneggiata e diretta da Claudio Noce parte da un fatto di stampo anche autobiografico, rifacendosi al rapimento del vicequestore Alfonso Noce, padre del regista, da parte dei Nuclei Armati Proletari avvenuto nel 1976 e durante il quale persero la vita un agente di polizia e un terrorista. La trasposizione dell'evento ha i contorni indefiniti di un dramma infantile narrato a partire dalla vertigine delle inquadrature dall'alto, prima del padre poi della disgrazia, vista dal balcone di casa. Uno sguardo incombente dal punto di vista di due bambini divenuti amici, VALERIO e CHRISTIAN, scoprono il PADRENOSTRO dalla parte dei figli sconvolti dal terrorismo.
fz