Costruttore del nuovo stato repubblicano, grande economista, giornalista e fecondo scrittore. San Marino ricorda Luigi Einaudi, a 50 anni dalla morte del primo presidente della Repubblica italiana. Il suo pensiero, politico ed economico, ma anche le sue relazioni con la Repubblica di San Marino. Insignito nel ‘53 della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, Einuadi era un attento osservatore del Titano, delle sue istituzioni e regole. Rapporti ricostruiti, dopo un anno di ricerche, dal professor Di Nubila, che promuove il dibattito. Dallo scambio epistolare dei primi del ‘900 con Pietro Franciosi – con l’interesse per l’assetto istituzionale e finanziario di San Marino - fino al ruolo di mediatore che Einaudi tenne nei momenti più critici nelle relazioni con l’Italia, è il 1950. Storici e politologi fra i relatori, che sono poi stati ricevuti in udienza dai Capitani Reggenti. “Europeista convinto - dicono i Capi di Stato - precursore dei capisaldi che permisero all’Italia di costruire il suo sistema democratico”, ricordandone lo spirito pratico nel governare. Dallo Stato, alla famiglia. strong>Nel video l'intervista a Roberto Einaudi (Fondazione Luigi Einaudi)
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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