“Sli faldedi del non”, sulle ginocchia del nonno. Le “Favole e racconti d'infanzia per bambini dai tre ai centouno anni” di Checco Guidi sono la memoria collettiva del nostro Paese: racchiudono il passato e il senso di appartenenza a una comunità, tesoro inestimabile da tramandare di generazione in generazione. Nell'udienza di presentazione in anteprima del libro, i Capitani Reggenti, Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, definiscono le sue storie capaci di evocare fatti, valori e vissuti quotidiani legati alla nostra terra, gente e paesaggi”.
Guidi, appassionato custode del dialetto, ha creato “un'opera che arricchisce il nostro patrimonio culturale”, sottolinea il segretario alla Cultura Teodoro Lonfernini. I proventi andranno all'Associazione Amici di Padre Marcellino. "È in italiano, non in dialetto, per facilitare la lettura - spiega l'autore -. Volevo cercare di riunire ancora oggi le generazioni. Spingere a trovare un momento in cui il nonno possa leggere ai nipotini queste favole. Per il nonno tra l'altro sono vita vissuta e può spiegare al nipotino che dopo la seconda guerra mondiale la vita era quella".
La prefazione è della professoressa Meris Monti. Le illustrazioni della giovane nipote dell'autore, Nicole Mina, studentessa del liceo artistico di Riccione, che a soli 16 anni completa la sua prima commissione. Dal nonno alla nipote: un ponte tra passato e presente. "Ho dovuto trovare l'equilibrio tra scuola, impegni e disegno, ma è stata una bellissima esperienza - racconta la giovane illustratrice -. La cosa più difficile è stata creare i disegni da zero, basandomi sulle favole. Lavorare con il nonno è stata una bella esperienza. A lui piace raccontare il suo passato e in un certo senso, grazie ai suoi racconti, è come se avessi vissuto anche io quei momenti".
Nel video l'intervista a Checco Guidi, autore, e a Nicole Mina, illustratrice