E' uno dei capolavori del Novecento, fino quasi a divenirne manifesto letterario: “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, con Stefania Rocca, incontra la musica francesce del XX secolo. Musica e parola, un accostamento che vuole essere sfida e complicità fra le due arti: il testo è quello adattato alla lingua italiana da Umberto Eco; il repertorio da camera (da Ravel a Poulenc) è quello eseguito da Patrizia Bettotti al violino, Giampiero Sobrino al clarinetto; Corrado Ruzza al pianoforte. “Esercizi di Stile”, lo ricordiamo, è la collezione di 99 racconti della stessa storia – trama minima - rivisitata ogni volta in uno stile differente: un continuo cambio di registro, l'uso delle più svariate figure retoriche, per far conoscere quanto nella parola e nella lingua vi siano potenzialità infinite, che vanno solo lasciate libere di esprimersi. Variazioni affidate a Stefania Rocca, che dopo i successi tra cinema e tv, esplora nuovi territori della recitazione, cimentandosi nel teatro, spontanea ed elegante.
Stefania Rocca approda al teatro con gli "Esercizi di Stile" di Queneau
Ieri al Titano, per la stagione di San Marino Teatro
8 nov 2021
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