Le colonie marine sono ancora luoghi della memoria per tante generazioni dal Ventennio fino agli anni 70 raccontano la storia di un paese che non c'è più se non nei cuori dei nonni di oggi. Da Cervia a Cattolica le famiglie operaie e contadine italiane (e negli anni 30 anche coloniali sostituite nel dopoguerra da quelle meno abbienti di Milano e Torino) per decenni hanno fatto della Riviera romagnola il luogo della vacanza estiva di chi non aveva mai visto il mare e difficilmente mangia 3 volte al giorno. Alcune strutture furono costruite sin dai primi del Novecento, rimodernate e riadattate durante il Boom economico anni 60. Oggi sono ruderi-simulacro di una lontana amicizia perduta.