Un tema di grandissima attualità che affonda le sue radici nella storia: la violenza sulle donne. Nella fattispecie, le donne dei Malatesta, che hanno subito una morte violenta per mano dei loro mariti / amanti. Non fa differenza che siano donne di corte o popolane, il loro destino è segnato.
A riportarle sulla scena è Marco Pier Giulio Magnani, attore professionista nonché insegnante che porta il teatro nelle scuole. Lo fa con uno spettacolo di grandissimo impatto: “Le tragiche storie delle donne dei Malatesta- ovvero- le storie di Gustein di Terl” su testi di Stefania Celli, mentre il testo dialettale è di Francesco Talanti.
Anche Talanti è un curioso personaggio, che ha tradotto in dialetto ravennate i primi canti della Divina Commedia. Ed è stato lui che, scavando in testi antichi, ha ritrovate le storie dimenticate di Francesca da Rimini, Antonia Malatesta e Viola Novella.
Gustein, interpretato da Magnani è il custode della memoria, un romantico affabulatore di vicende amorose e passionali, storie taciute, nascoste, inghiottite dal tempo e da una potente volontà che Gustein narra con sapiente ironia, utilizzando il dialetto e l'italiano, per portare il pubblico in un passato doloroso e travolgente.
Ma l’obiettivo è far capire che l’amore non può morire, trionfa sempre, nonostante tutto. Un respiro positivo che troverà la sua linfa nel finale a sorpresa, grazie alla magia che il teatro sa creare con il pubblico.
Lo spettacolo costituisce il secondo e affascinante appuntamento della Sammarina (presidente Milena Ercolani) per la rassegna “Donne gemme di primavera”, giovedì 24 aprile, ore 21, presso la sala del Castello di Serravalle.
La serata si svolge sotto il Patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, della Giunta di Castello di Serravalle, della Universum Academy e dell’Università della Pace Switzerland, con la collaborazione del Centro Sociale di Dogana e della Biblioteca Popolare di Serravalle.
Ad introdurre lo spettacolo, il poeta dialettale Checcho Guidi.
A riportarle sulla scena è Marco Pier Giulio Magnani, attore professionista nonché insegnante che porta il teatro nelle scuole. Lo fa con uno spettacolo di grandissimo impatto: “Le tragiche storie delle donne dei Malatesta- ovvero- le storie di Gustein di Terl” su testi di Stefania Celli, mentre il testo dialettale è di Francesco Talanti.
Anche Talanti è un curioso personaggio, che ha tradotto in dialetto ravennate i primi canti della Divina Commedia. Ed è stato lui che, scavando in testi antichi, ha ritrovate le storie dimenticate di Francesca da Rimini, Antonia Malatesta e Viola Novella.
Gustein, interpretato da Magnani è il custode della memoria, un romantico affabulatore di vicende amorose e passionali, storie taciute, nascoste, inghiottite dal tempo e da una potente volontà che Gustein narra con sapiente ironia, utilizzando il dialetto e l'italiano, per portare il pubblico in un passato doloroso e travolgente.
Ma l’obiettivo è far capire che l’amore non può morire, trionfa sempre, nonostante tutto. Un respiro positivo che troverà la sua linfa nel finale a sorpresa, grazie alla magia che il teatro sa creare con il pubblico.
Lo spettacolo costituisce il secondo e affascinante appuntamento della Sammarina (presidente Milena Ercolani) per la rassegna “Donne gemme di primavera”, giovedì 24 aprile, ore 21, presso la sala del Castello di Serravalle.
La serata si svolge sotto il Patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, della Giunta di Castello di Serravalle, della Universum Academy e dell’Università della Pace Switzerland, con la collaborazione del Centro Sociale di Dogana e della Biblioteca Popolare di Serravalle.
Ad introdurre lo spettacolo, il poeta dialettale Checcho Guidi.
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