Si conclude domani, sabato 8 marzo, la mostra San Marino tra Montefeltro e Malatesti, allestita presso Villa Manzoni. La mostra è stata organizzata nell’ambito di San Marino 1463, il progetto che ha celebrato il 550° anniversario dei Patti di Fossombrone, promosso dall’Ente Cassa di Faetano con il coordinamento scientifico della Società di studi storici per il Montefeltro, sotto l’alto patrocinio degli Ecc.mi Capitani Reggenti, e con il patrocinio della Segreterie di Stato per gli Affari Esteri, per le Finanze e per la Cultura.
Curata da Alessandro Marchi - storico dell’arte e presidente della Società di studi storici per il Montefeltro - la mostra presenta una raccolta di documenti originali ed una selezione di opere d’arte che vogliono evocare il clima culturale della seconda metà del 1400, segnato nelle nostre zone dallo scontro tra i Montefeltro e i Malatesta: è proprio in questo contesto che la terra di San Marino viene ad affermarsi, e raggiunge l’attuale estensione territoriale.
I documenti in mostra - che riguardano appunto i Patti di Fossombrone - escono per la prima volta dall’Archivio di Stato, e comprendono sia le “brevi” - messaggi ad altissima priorità inviati dalla Santa Sede - che le “bolle”, tra cui quella (bellissima) con cui Pio II ratificò i Patti nel 1463.
Tra i reperti alcune pregevoli opere e manufatti provenienti da musei e gallerie private sammarinesi, marchigiani e romagnoli, dipinti, ceramiche e altri oggetti su cui spicca un pezzo importantissimo: un rilievo in marmo proveniente dalla bottega di Donatello che ritrae una Madonna col Bambino (detta Madonna
Piccolomini) commissionata proprio da Papa Pio II, il protagonista dei Patti di Fossombrone.
La mostra ha richiamato a Villa Manzoni oltre 300 persone: chi volesse può ancora visitarla venerdì 7 e sabato 8 marzo dalle 15.00 alle 18.00 presso Villa Manzoni, con ingresso libero.
“Questo grande progetto - ha dichiarato Maurizio Zanotti, Presidente dell’Ente Cassa di Faetano - rappresenta la punta di diamante del nostro impegno sul fronte del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico sammarinese, come confermato anche dal supporto delle nostre istituzioni, in primis
quella della Reggenza. Siamo convinti che non esista uno sviluppo che prescinda dalla conoscenza della propria storia e siamo certi che questa bella mostra sarà un contributo prezioso in questo senso.”
Comunicato stampa Ente Cassa Faetano
Curata da Alessandro Marchi - storico dell’arte e presidente della Società di studi storici per il Montefeltro - la mostra presenta una raccolta di documenti originali ed una selezione di opere d’arte che vogliono evocare il clima culturale della seconda metà del 1400, segnato nelle nostre zone dallo scontro tra i Montefeltro e i Malatesta: è proprio in questo contesto che la terra di San Marino viene ad affermarsi, e raggiunge l’attuale estensione territoriale.
I documenti in mostra - che riguardano appunto i Patti di Fossombrone - escono per la prima volta dall’Archivio di Stato, e comprendono sia le “brevi” - messaggi ad altissima priorità inviati dalla Santa Sede - che le “bolle”, tra cui quella (bellissima) con cui Pio II ratificò i Patti nel 1463.
Tra i reperti alcune pregevoli opere e manufatti provenienti da musei e gallerie private sammarinesi, marchigiani e romagnoli, dipinti, ceramiche e altri oggetti su cui spicca un pezzo importantissimo: un rilievo in marmo proveniente dalla bottega di Donatello che ritrae una Madonna col Bambino (detta Madonna
Piccolomini) commissionata proprio da Papa Pio II, il protagonista dei Patti di Fossombrone.
La mostra ha richiamato a Villa Manzoni oltre 300 persone: chi volesse può ancora visitarla venerdì 7 e sabato 8 marzo dalle 15.00 alle 18.00 presso Villa Manzoni, con ingresso libero.
“Questo grande progetto - ha dichiarato Maurizio Zanotti, Presidente dell’Ente Cassa di Faetano - rappresenta la punta di diamante del nostro impegno sul fronte del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico sammarinese, come confermato anche dal supporto delle nostre istituzioni, in primis
quella della Reggenza. Siamo convinti che non esista uno sviluppo che prescinda dalla conoscenza della propria storia e siamo certi che questa bella mostra sarà un contributo prezioso in questo senso.”
Comunicato stampa Ente Cassa Faetano
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