Siamo al Ghetto di Roma nel '43: i tedeschi occupanti rastrellano 1000 ebrei e li deportano. Tra loro anche Riccardo, compagno di avventure di altri 2 ragazzi e una ragazzina di borgata che giocano alla guerra... subendola anche nella vita reale. Bisio affronta la sua prima regia, recitando, come sa fare lui in modo ironico e leggero proprio su un argomento 'tosto' come il conflitto mondiale e l'antisemitismo, in un momento in cui la violenza tocca soprattutto i più piccoli. Commedia italiana tenera e brutale per argomento tratta da un bel libro di Bartolomei, che fa sorridere alla Bisio, appunto. La guerra vista dai bambini è sempre un gioco ma se le regole e i patti di sangue e “sputo” i grandi non le rispettano loro prendono provvedimenti, drastici. In gruppo e per amicizia si muovono per salvarsi a vicenda (e salvare, così, il nostro povero mondo).