Le “Notti al Museo” volute dagli Istituti culturali ed organizzate in collaborazione con la Ludoteca Pologioco si sono dimostrate una scommessa pienamente vinta. Le domande delle famiglie sammarinesi sono state superiori ai posti disponibili ed il progetto verrà con ogni probabilità riproposto nel 2024, forse già durante l’inverno, come ha annunciato Paolo Rondelli (Direttore Istituti Culturali).
"Al calar della notte", l’ultima delle serate previste, ha avuto come tema la storia dell’illuminazione e in particolare le lucerne, strumento utilizzato ovunque nell’antichità, tra abitazioni, aree sacre ed aree funerarie.
Al Museo di Stato sono conservate oltre 150 lucerne, tra quelle rinvenute grazie a scavi in territorio e quelle frutto di donazioni ottocentesche. Ai bambini e alle bambine, dopo una lezione di storia, è stato assegnato il compito di riconoscerne alcuni esemplari tra le sale archeologiche del Museo in quella che è diventata una vera e propria caccia al tesoro.
Altra attività della serata il laboratorio di costruzione delle lucerne, che ha cercato di ripercorrere il processo produttivo dell’antichità. Bambini e genitori si sono trovati così alle prese con l’argilla, la barbottina come legante liquido e gli stampi in gesso.
Al termine ogni famiglia ha portato a casa la propria lucerna. Un modo per avvicinare più persone alla storia stessa di San Marino, uno tra i principali obiettivi perseguiti dagli Istituti Culturali.
Nel servizio l’intervista a Paolo Rondelli, Direttore degli Istituti Culturali.
