Una K(C)assandra dalla mitologia greca ma con la K e in esperanto teatrale (inglese semplificato accessibile a tutti mediato dall'italiano). Una figura liquida, in transito, interpretata da un'attrice-cantante poliedrica (De Stefano) per la regia, scene e costumi (Bellingeri), che traspongono la profezia della grecità classica su un'eccentrica poetessa urbana, oggi. Una figura che vende corpo e sigarette lungo una strada senza fine (meta) in una città sconosciuta anche al pubblico e soprattutto alla protagonista (straniera...). Un mondo liquido e cangiante con una storia da riscrivere: una scommessa politica per un nuovo femminismo. Una nuova evoluzione della donna: contaminazione... Una KASSANDRA immigrata e puttana, giustamente diversa: dentro a un nuovo mito moderno partorito al femminile, ma!? Il personaggio scritto da Blanco è una clandestina-eroina sociale che si perde nel vino e nella estraneazione ma accoglie il pubblico, pur da visionaria sogna e dona storie a tutti: nuova profezia?