L’Università d’Estate ha scelto come argomento di discussione e confronto, un tema quanto mai attuale: il ritorno dei piccoli Stati in Europa. Ad aprire i lavori nell’Antico Monastero Santa Chiara, il Segretario alla Cultura Morri e il Rettore dell’Università Petroni. La prima sessione si è concentrata su una domanda: piccolo è ancora bello? A cui hanno cercato di rispondere un professore universitario, il Direttore della rivista di geopolitica Limes e uno scrittore filosofo. Un tuffo nell’identità e nella memoria, dall’eredità perduta del Rinascimento ai giorni nostri.
Quello dell’università d’estate è un appuntamento che compie sedici anni di vita e i cui corsi annuali sono dedicati alle diverse problematiche sollevate dal processo di integrazione europea. Nei tre giorni di corsi, docenti provenienti da diversi paesi europei approfondiranno il tema delle autonomie, piccole patrie e processi di sussidiarietà. Nella consapevolezza che - sebbene ridotte dimensioni territoriali vengano vissute dai propri cittadini come condizione di oggettiva debolezza - l’esperienza dei Piccoli Stati nell’Europa geografica sia culturalmente vincente.
Quello dell’università d’estate è un appuntamento che compie sedici anni di vita e i cui corsi annuali sono dedicati alle diverse problematiche sollevate dal processo di integrazione europea. Nei tre giorni di corsi, docenti provenienti da diversi paesi europei approfondiranno il tema delle autonomie, piccole patrie e processi di sussidiarietà. Nella consapevolezza che - sebbene ridotte dimensioni territoriali vengano vissute dai propri cittadini come condizione di oggettiva debolezza - l’esperienza dei Piccoli Stati nell’Europa geografica sia culturalmente vincente.
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