Ha cominciato il suo cammino d'incontri e ospitalità fraterni con operai, tecnici e dirigenti, da una delle realtà produttive storicamente più rilevanti del Titano, IL COLORIFICIO SAMMARINESE, fondato nel 1944. In mattinata il pastore sammarinese feretrano ha visitato con curiosità la struttura tra le prime del paese. L'opificio tecnologicamente all'avanguardia ha 100 dipendenti e 50 agenti di vendita oltre a 3 laboratori specializzati con centri di ricerca e collaudo in 12000 mq d'impianti industriali per circa 23 milioni di fatturato annui. Monsignor Turazzi si è intrattenuto in tutti i reparti con i lavoratori accompagnato dai coordinatori di settore a loro volta guidati dal presidente del CdA Tito Masi. Dopo aver seguito la filiera del prodotto con il giro dello stabilimento ha potuto parlare amichevolmente con le maestranze dopo aver ricevuto il benvenuto dalla proprietà. Il vescovo ha poi benedetto uomini e donne occupate e impegnate nella produzione condividendo esperienze e ricordi di fabbrica. Citando Don Bosco Ha ricordato la scuola di vita e del lavoro fra la gente del primo Novecento industriale in Italia. il seminario per alcuni e la fabbrica per tanti altri ragazzi accomunano ancora oggi molti giovani e ragazze divenuti adulti alla scuola della cultura lavorativa e della famiglia. Andrea Turazzi nel suo saluto di commiato ha domandato ai lavoratori di riflettere sul perché si lavora, invitando a individuare come motivo ultimo, più profondo, un atto di carità per l'umanità.
L'incontro si è chiuso con l'auspicio che il momento possa ripetersi, in accordo con gli imprenditori e i lavoratori, anche in tempi e forme diversi e in altre realtà.
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L'incontro si è chiuso con l'auspicio che il momento possa ripetersi, in accordo con gli imprenditori e i lavoratori, anche in tempi e forme diversi e in altre realtà.
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