NOSFERATU è un poema metafisico pienamente espressionista altrattanto romantico nei fondamenti quanto solo il cinema muto tedesco poteva fare negli anni Venti del “Secolo breve” perché forte, denso, di storia e accadimenti umani, naturali e sovrannaturali... NOSFERATU è il Dracula di Marnau estratto a forza dal libro di Bram Stoker i cui eredi pretesero il cambio di nome, i diritti, e la distruzione di tutte le pellicole in copia (tranne una che rende giustizia al genio del cineasta tedesco morto nel 1931). Le immagini sono visioni allungante su inquadrature fisse e movimenti lenti a ingrandire fino a spaventare l'occhio: stacchi e interruzioni secche aumentano la paura di una pellicola senza voce e rumori ma con una malinconia musicale dentro da tingere di romantico l'espressionismo oscuro. Scene nordiche e piazzette baltiche rubate alla architettura novecentesca di Lubecca. Castello e campanile diroccati, nuvole bianche e dune spazzate dal vento gelido, bagnati dalle onde grigie del Mar Baltico.