Un incontro atteso per un tema di grande importanza per gli imprenditori del Titano e per la struttura amministrativa. Dal primo gennaio infatti tutte le imprese sono chiamate a confrontarsi con le nuove regole comunitarie sull’IVA. Una riforma che, in testa alle novità, vede mutato il concetto di territorialità dell’Imposta, per le prestazioni di merci e servizi per imprese e professionisti. Cambia la modalità per individuare il luogo di tassazione: non più la tassazione nel paese di residenza del prestatore, ma la tassazione nel paese di stabilimento del cliente committente.
In sostanza, per gli operatori sammarinesi, il nuovo regime vedrebbe cadere l’opzione del rappresentante fiscale in Italia, per le vendite di merci e servizi a operatori italiani. Rappresentante fiscale che diviene una figura non più necessaria per l’acquisto di servizi dall’Italia, in quanto questi verranno addebitati senza IVA. Resterebbe invece contemplato per le vendite a privati e consumatori finali italiani. Condizionale ancora d’obbligo, a San Marino come in Italia. Anche la penisola, infatti, ha recepito direttamente la normativa comunitaria, e resta in attesa della conversione del decreto in legge e di chiarimenti dall’agenzia delle entrate. Chiarimenti per gli operatori sammarinesi potranno venire dopo l’incontro fra direzione dell’Ufficio Tributario e Coordinamento del Dipartimento Finanze. Fino a quella data, rassicura l’amministrazione finanziaria sammarinese con una circolare, non cambia nulla.
Annamaria Sirotti
In sostanza, per gli operatori sammarinesi, il nuovo regime vedrebbe cadere l’opzione del rappresentante fiscale in Italia, per le vendite di merci e servizi a operatori italiani. Rappresentante fiscale che diviene una figura non più necessaria per l’acquisto di servizi dall’Italia, in quanto questi verranno addebitati senza IVA. Resterebbe invece contemplato per le vendite a privati e consumatori finali italiani. Condizionale ancora d’obbligo, a San Marino come in Italia. Anche la penisola, infatti, ha recepito direttamente la normativa comunitaria, e resta in attesa della conversione del decreto in legge e di chiarimenti dall’agenzia delle entrate. Chiarimenti per gli operatori sammarinesi potranno venire dopo l’incontro fra direzione dell’Ufficio Tributario e Coordinamento del Dipartimento Finanze. Fino a quella data, rassicura l’amministrazione finanziaria sammarinese con una circolare, non cambia nulla.
Annamaria Sirotti
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