Altri 10 giorni di deroga, al 10 settembre, per la dichiarazione dei redditi, difficoltà per gli studi professionali, danno per lo stato che non ha ancora potuto riscuotere le imposte e che annuncia: “Chiederemo i danni”. Accuse pesanti mosse in Consiglio da maggioranza e opposizione alla società Cis Coop e il Presidente, Antonio Conti, replica: ammette i ritardi, ma difende l’operato. “Avevamo preventivato, anche assumendo due nuovi collaboratori, un carico aggiuntivo, e dobbiamo ammettere l’errore di valutazione. Ad oggi abbiamo lavorato il doppio delle ore previste”. Errate previsioni su tempi e mole di lavoro, ma Conti difende la società, “dall’esperienza trentennale” e il nuovo sistema che, dice, ha portato ad una rivoluzione che va capita: “Diversi i fattori, concatenati, che hanno complicato il processo e allungato i tempi: dalla impostazione del sistema di sicurezza, alla assistenza ai clienti, fino ad alcune lacune riscontrate e poi corrette nell’integrazione con gli archivi della PA”. Un passaggio che forse andava previsto con maggiore esattezza, ma le potenzialità del sistema restano: “Il sito pa.sm coprirà un vasto numero di servizi e consentirà controlli incrociati, per esempio con il catasto. Per lo stato, una volta a regime, i dati saranno disponibili in tempo reale. Anche quest’anno, nonostante i ritardi, già alla fine di luglio saranno possibili previsioni sul gettito, cosa impensabile con la dichiarazione cartacea”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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