I dati diffusi dall'Istat parlano di una realtà drammatica. Prevista per il 2012 una riduzione del prodotto interno lordo pari al 2,3%, e per il 2013, nonostante gli annunci dell’Esecutivo, la variazione media annua resterebbe negativa (-0,5%). E se per quest'anno si prevede un tasso di disoccupazione al 10,6%, per il prossimo dovrebbe salire all'11,4%. Quanto ai consumi, la spesa privata dovrebbe registrare quest'anno una contrazione del 3,2%, mentre il calo dovrebbe essere dello 0,7% l'anno prossimo. Tutti fortemente negativi, insomma, i dati macroeconomici. Di fronte a questo scenario il premier Monti – nel corso di un incontro con il leader cinese Wen Jabao – ha dichiarato che “le riforme avviate e una finanza pubblica più sana stanno dando i primi frutti e ora l'Italia è un Paese più attraente”.
Ma, comunque la si veda, c’è chi sta peggio in Europa. Nessun segnale di recupero del mercato del lavoro spagnolo, dove il numero dei senza lavoro ha raggiunto la cifra record di 4,83 milioni: +2,73% rispetto a settembre. Tre nuovi disoccupati su 4 provengono dal settore dei servizi, come conseguenza della fine di lavori stagionali e nel settore del turismo. E' quanto emerge dai dati diffusi oggi dal Ministero del Lavoro iberico, che riportano un calo degli iscritti alla previdenza sociale di 64.372 persone, fino a 16,7 milioni.
Ma, comunque la si veda, c’è chi sta peggio in Europa. Nessun segnale di recupero del mercato del lavoro spagnolo, dove il numero dei senza lavoro ha raggiunto la cifra record di 4,83 milioni: +2,73% rispetto a settembre. Tre nuovi disoccupati su 4 provengono dal settore dei servizi, come conseguenza della fine di lavori stagionali e nel settore del turismo. E' quanto emerge dai dati diffusi oggi dal Ministero del Lavoro iberico, che riportano un calo degli iscritti alla previdenza sociale di 64.372 persone, fino a 16,7 milioni.
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