Avrà presto un seguito, ma di certo non prima di gennaio 2014, il negoziato San Marino – Unione europea sulle modifiche alla direttiva risparmio dell'Ecofin, aperto lo scorso 8 novembre a Bologna dal Segretario di Stato alle Finanze, Felici con il Commissario europeo per la Fiscalità, Semeta. In attesa che la data del prossimo incontro sia fissata, si guarda ad un appuntamento già in programma: quello con gli esperti del Fondo Monetario Internazionale, sul Titano dal 29 gennaio al 7 febbraio. Di lì a poco giungerà in Repubblica anche una commissione dell'agenzia di rating Fitch. Sul fronte Moneyval, nulla di immediato: quel che è certo è che l'anno prossimo San Marino dovrà procedere a tutta una serie di adempimenti derivanti dalla convenzione monetaria, le cui direttive, in toto, dovranno essere recepite entro il 2017. Poi c'è la “partita europea” da giocare, dopo l'opzione di un Accordo-quadro di Associazione che la Commissione europea raccomanda a San Marino, Andorra e Monaco. Condizioni per una maggiore integrazione che dunque vanno costruite, studiate, negoziate. Realistico ipotizzare che già nel primo trimestre dell'anno ci possa essere qualche primo approccio per delineare il percorso.
Intanto, già domani a Bruxelles la “pratica-San Marino" approda sul tavolo dell'Area Unica dei Pagamenti in Euro, più nota come SEPA: la Repubblica sta avviando tutte le procedure per aderire al sistema che entrerà in vigore dal 1° febbraio 2014. Tutto questo anche dopo le vicende legate a Sky che di recente ha contattato i propri clienti in territorio per avvertire che non sarebbe più stato possibile effettuare pagamenti verso la pay tv tramite conti correnti sammarinesi.
Silvia Pelliccioni
Intanto, già domani a Bruxelles la “pratica-San Marino" approda sul tavolo dell'Area Unica dei Pagamenti in Euro, più nota come SEPA: la Repubblica sta avviando tutte le procedure per aderire al sistema che entrerà in vigore dal 1° febbraio 2014. Tutto questo anche dopo le vicende legate a Sky che di recente ha contattato i propri clienti in territorio per avvertire che non sarebbe più stato possibile effettuare pagamenti verso la pay tv tramite conti correnti sammarinesi.
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