La CSU e le Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS esprimono la loro forte contrarietà per la continua e perdurante esternalizzazione di servizi precedentemente gestiti all’AASS.
Tale posizione non è frutto di pregiudizi o di una visione ideologica, ma nasce dalla constatazione che tali scelte non producono effetti positivi per i cittadini, né in termini di maggior efficacia, né di risparmio.
Non risulta, infatti, vi sia un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati rispetto a quelli offerti dalla gestione pubblica, né risulta, d’altro canto, che vi siano stati risparmi effettivi nella gestione complessiva. Spesso infatti è vero il contrario! Per di più, per alcune imprese private lo Stato è ormai l’unico datore di lavoro su cui si reggono.
Siamo ancor più contrari alla possibilità di trasformare l'Azienda di Stato dei Servizi in società per azioni; fatto questo che rappresenterebbe il colpo di grazia ad un'azienda pubblica che si sta impoverendo giorno dopo giorno nelle sue professionalità e nella sua autonomia.
Continuando con questa scellerata politica di esternalizzazione aumenterà, poi, anche la disoccupazione interna, cosa che parallelamente vedrà la crescita dei costi per gli ammortizzatori sociali. Si tratta di scelte, quindi, che non si giustificano da nessun punto di vista, tantomeno rispetto ad un principio che dovrebbe essere caro a tutti quelli che fanno politica: il bene pubblico.
Per questi motivi le Federazioni Pubblico Impiego, congiuntamente a tutta la CSU, chiedono con forza che venga reimpostata completamente tutta la politica inerente la gestione dell’AASS, e annunciano una serie di iniziative in difesa di un patrimonio pubblico che ancora permette, tra l’altro, tariffe migliori rispetto al circondario ai propri cittadini e a chi vuole fare impresa; con la privatizzazione, tra le altre cose, perderemmo infatti anche questo fattore competitivo rispetto al circondario.
La prima iniziativa si terrà venerdì prossimo alle ore 9.45 presso la CSU con un’assemblea di tutti i lavoratori dell’AASS, dove oltre all’analisi della situazione sopra sinteticamente esposta, si valuteranno tutte le modalità di mobilitazione possibili qualora non si ottengano precise garanzie di mantenimento dell’attuale struttura organizzativa a carattere pubblico.
Tale posizione non è frutto di pregiudizi o di una visione ideologica, ma nasce dalla constatazione che tali scelte non producono effetti positivi per i cittadini, né in termini di maggior efficacia, né di risparmio.
Non risulta, infatti, vi sia un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati rispetto a quelli offerti dalla gestione pubblica, né risulta, d’altro canto, che vi siano stati risparmi effettivi nella gestione complessiva. Spesso infatti è vero il contrario! Per di più, per alcune imprese private lo Stato è ormai l’unico datore di lavoro su cui si reggono.
Siamo ancor più contrari alla possibilità di trasformare l'Azienda di Stato dei Servizi in società per azioni; fatto questo che rappresenterebbe il colpo di grazia ad un'azienda pubblica che si sta impoverendo giorno dopo giorno nelle sue professionalità e nella sua autonomia.
Continuando con questa scellerata politica di esternalizzazione aumenterà, poi, anche la disoccupazione interna, cosa che parallelamente vedrà la crescita dei costi per gli ammortizzatori sociali. Si tratta di scelte, quindi, che non si giustificano da nessun punto di vista, tantomeno rispetto ad un principio che dovrebbe essere caro a tutti quelli che fanno politica: il bene pubblico.
Per questi motivi le Federazioni Pubblico Impiego, congiuntamente a tutta la CSU, chiedono con forza che venga reimpostata completamente tutta la politica inerente la gestione dell’AASS, e annunciano una serie di iniziative in difesa di un patrimonio pubblico che ancora permette, tra l’altro, tariffe migliori rispetto al circondario ai propri cittadini e a chi vuole fare impresa; con la privatizzazione, tra le altre cose, perderemmo infatti anche questo fattore competitivo rispetto al circondario.
La prima iniziativa si terrà venerdì prossimo alle ore 9.45 presso la CSU con un’assemblea di tutti i lavoratori dell’AASS, dove oltre all’analisi della situazione sopra sinteticamente esposta, si valuteranno tutte le modalità di mobilitazione possibili qualora non si ottengano precise garanzie di mantenimento dell’attuale struttura organizzativa a carattere pubblico.
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