Oggi, a chiusura degli incontri con le categorie, Abs e Unas insieme scrivono di un intenso e costruttivo confronto sui cosiddetti “crediti non performanti”. Sostegno alla triplice direzione individuata da Abs partendo dal presupposto, rimarca il Presidente di UNAS Loretta Menicucci, che una Centrale dei Rischi favorisce l'accesso al credito per la clientela "meritevole": Gli Artigiani dunque convengono sull’importanza di istituire uno strumento per migliorare il processo di valutazione del merito di credito della clientela, rafforzare la stabilità finanziaria del sistema creditizio e conseguentemente economico e sociale.
Inoltre, dopo l'incontro con Abs, la confederazione del lavoro precisa la sua posizione, sottolineando che quello del sistema bancario per San Marino è diventato "il problema dei problemi". Per rimetterlo in sesto, scrive la Csdl, è necessaria una operazione verità, rendendo pubblici i reali proprietari delle banche. Rispetto agli NPL, che - ribadisce - secondo le stime ammontano a 1 miliardo 900 milioni, c'è la necessità di conoscere l'ammonta reale dei crditi non performanti e quanto si può effettivamente recuperare. Oggi, ribadisce la Csdl, gli attuali management delle banche non sono nelle condizioni di mettere in sicurezza il sistema, Chi le ha portato a questa situazione di estrema difficoltà, e tra questi ci sono anche persone indagate non possono, prosegue la nota, essere gli stessi che le risollevano. Perchè possa avere un futuro tutto il settore dovrà essere ricapitalizzato attraverso la sua internazionalizzazione, creando le condizioni affinchè a San Marino possano insediarsi gruppi bancari di valore. La Csdl è assolutamente contrario all'ipotesi di una "Bad bank" perchè, sottolinea, è inaccettabile che la collettività venga chiamata all'infinito a salvare il sistema bancario. L'incontro di ieri, conclude la nota, è stata anche l'occasione per ribadire la necessità di aprire il negoziato per il rinnovo contrattuale dei dipendenti del settore il cui contratto è scaduto a fine 2010.
Inoltre, dopo l'incontro con Abs, la confederazione del lavoro precisa la sua posizione, sottolineando che quello del sistema bancario per San Marino è diventato "il problema dei problemi". Per rimetterlo in sesto, scrive la Csdl, è necessaria una operazione verità, rendendo pubblici i reali proprietari delle banche. Rispetto agli NPL, che - ribadisce - secondo le stime ammontano a 1 miliardo 900 milioni, c'è la necessità di conoscere l'ammonta reale dei crditi non performanti e quanto si può effettivamente recuperare. Oggi, ribadisce la Csdl, gli attuali management delle banche non sono nelle condizioni di mettere in sicurezza il sistema, Chi le ha portato a questa situazione di estrema difficoltà, e tra questi ci sono anche persone indagate non possono, prosegue la nota, essere gli stessi che le risollevano. Perchè possa avere un futuro tutto il settore dovrà essere ricapitalizzato attraverso la sua internazionalizzazione, creando le condizioni affinchè a San Marino possano insediarsi gruppi bancari di valore. La Csdl è assolutamente contrario all'ipotesi di una "Bad bank" perchè, sottolinea, è inaccettabile che la collettività venga chiamata all'infinito a salvare il sistema bancario. L'incontro di ieri, conclude la nota, è stata anche l'occasione per ribadire la necessità di aprire il negoziato per il rinnovo contrattuale dei dipendenti del settore il cui contratto è scaduto a fine 2010.
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