Primo atto dell’accordo Ecofin è la tassazione del risparmio per i non residenti. Dal primo luglio e’ entrata in vigore ma tecnicamente cosa e’ cambiato per i cittadini dell’ Unione Europea che hanno depositi sul Titano? La prima scelta e’ se mantenere la segretezza o meno. La seconda opzione prevede una comunicazione volontaria con la quale si autorizza la propria banca a divulgare dati anagrafici e i pagamenti relativi ad interessi all’ufficio tributario che a sua volta gira le informazioni all’agenzia del fisco italiana o europea competente. Soldi che, per il paese di residenza, diventano poi tassabili. La prima opzione, cioè la segretezza comporta una trattenuta degli interessi pari al 15 per cento. Nel caso delle diverse operazioni, siano conti correnti, certificati di deposito obbligazioni o pronti contro termine, San Marino trattiene la parte di tassazione già prevista per legge, la differenza che porta al 15 per cento di ritenuta viene così suddivisa: il 25 per cento in Repubblica e il 75 girato all’Italia. Facciamo l’esempio di un conto corrente: il cliente percepisce 100 euro di interessi, 15, come da accordo ecofin gli sarano trattenuti. Di questi, 11 euro restano a San Marino, dei restanti 4 per arrivare alla ritenuta di 15 , uno viene girato alla Repubblica, mentre 3 euro al paese di residenza.
Ciascun istituto una volta all’anno e’ tenuto a versare al tributario il totale degli interessi e indicare il paese di provenienza del cliente, paese al quale dovranno poi essere girati i soldi.
Ciascun istituto una volta all’anno e’ tenuto a versare al tributario il totale degli interessi e indicare il paese di provenienza del cliente, paese al quale dovranno poi essere girati i soldi.
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